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Introduzione
Gli evidenziatori sono tra gli strumenti di studio più utilizzati dagli studenti di ogni livello, dalle scuole medie all’università. Con un semplice tratto di colore, è possibile mettere in risalto concetti chiave e informazioni essenziali. Tuttavia, errori comuni ne riducono l’efficacia: molti studenti si concentrano troppo sull’evidenziare, perdendo tempo prezioso e trascurando l’apprendimento vero e proprio.
Partiamo da una domanda: evidenziare equivale davvero a studiare?
La ricerca in psicologia dell’apprendimento indica che un uso scorretto degli evidenziatori può persino ridurre la capacità di memorizzazione e comprensione. Troppi colori rischiano di creare un sovraccarico cognitivo, rendendo più difficile distinguere le informazioni essenziali da quelle secondarie e compromettendo l’efficacia dello studio.
In questo articolo vedremo:
- I principi fondamentali del color coding e come usarlo nel modo giusto.
- Perché è meglio evitare di evidenziare direttamente sui libri.
- Come ridurre il numero di colori per uno studio più efficace.
- Le differenze tra materie scientifiche e umanistiche nell’uso degli evidenziatori.
Seguendo queste strategie, potrai migliorare il tuo metodo di studio e massimizzare l’efficacia degli evidenziatori senza farti distrarre dai colori.
Come (Non) Usare Gli Evidenziatori
Molti studenti usano gli evidenziatori in modo istintivo, riempiendo i testi di colori senza un criterio preciso. Questo approccio, però, può confondere invece di aiutare. Per rendere davvero efficace l’uso degli evidenziatori, è fondamentale applicare il color coding, una tecnica che associa ogni colore a un tipo specifico di informazione.
Errori Comuni Da Evitare
Vediamo gli errori più comuni che gli studenti commettono quando evidenziano. Se ti ritrovi in queste situazioni, niente paura! Continua a leggere per scoprire come correggerli e migliorare la qualità del tuo studio.
- Evidenziare tutto il testo
Se ogni parola viene sottolineata, nessuna informazione spicca davvero. L’evidenziatore serve a mettere in risalto i concetti chiave, non a colorare intere pagine. Usa questo strumento con moderazione, limitandoti alle parole o frasi più rilevanti. - Usare colori casuali
Assegnare colori senza una logica chiara può rendere il ripasso più complicato anziché agevolarlo. È utile stabilire un codice colore coerente, ad esempio un colore per le definizioni, uno per esempi e uno per concetti importanti, così da facilitare l’assimilazione delle informazioni. - Mancanza di coerenza
Cambiare colore senza un criterio preciso può generare confusione. Mantieni lo stesso schema cromatico in tutti i tuoi appunti, così da riconoscere più facilmente le informazioni durante il ripasso. - Evidenziare direttamente sul libro
Sebbene possa sembrare pratico, questa abitudine riduce la flessibilità nello studio: non permette di riorganizzare i concetti o di prendere appunti più strutturati. Inoltre, se in futuro decidi di rivendere il libro, le sottolineature eccessive ne diminuiranno il valore. Un’alternativa più efficace è usare post-it o annotazioni su un quaderno per integrare i concetti chiave.
Cos’è Il Color Coding E Perché Aiuta La Memoria
Adottando un sistema semplice e coerente, gli evidenziatori possono diventare un vero strumento di supporto allo studio, anziché un semplice elemento decorativo. Un metodo efficace per migliorare l’organizzazione e la memorizzazione è il color coding, una strategia visiva che associa significati specifici ai colori. Questo approccio sfrutta il fatto che il cervello elabora le informazioni visive più rapidamente di quelle testuali, rendendo più immediato il riconoscimento dei concetti chiave.
Secondo gli studi sulla memoria e sull’apprendimento, il color coding può:
- Migliorare la categorizzazione delle informazioni: facilitando il richiamo mentale.
- Ridurre il carico cognitivo: evitando di dover rileggere intere pagine per trovare le parti essenziali.
- Rendere il ripasso più veloce e intuitivo: associando visivamente i concetti.
Continua a leggere l’articolo per vedere un esempio pratico di questo metodo!

Come Utilizzare Gli Evidenziatori Negli Appunti
Molti studenti vedono gli evidenziatori come uno strumento per rendere il proprio studio più colorato e stimolante. Questo è vero, ma solo se i colori vengono usati con criterio. Uno degli errori più comuni è sfogare la propria creatività direttamente sui libri, riempiendoli di evidenziature, scritte e annotazioni disordinate.
Perché È Meglio Evitare Di Evidenziare Nei Libri
Durante lo studio, può venire naturale utilizzare gli evidenziatori direttamente sul libro di testo, ma si tratta di un errore che rischia di compromettere lo studio. Vediamo perché:
- Può Compromettere La Ricezione Delle Informazioni
Lo studio è un processo dinamico che richiede la rielaborazione delle informazioni presenti nei libri di testo. Questi offrono una panoramica completa sugli argomenti, arricchendoli con dettagli ed esempi utili per facilitarne la comprensione. Tuttavia, per assimilarle al meglio, è fondamentale individuare i concetti chiave degli argomenti studiati.
Per ottimizzare l’uso dei libri di testo, è consigliabile annotare i concetti principali durante la lettura sul quaderno degli appunti. Solo in un secondo momento conviene utilizzare l’evidenziatore, così da mettere in risalto le informazioni più importanti dopo aver acquisito una panoramica completa dell’argomento.
Questo metodo consente di:
- Riassumere concetti complessi in poche parole, rendendoli più facili da ricordare.
- Utilizzare l’evidenziatore in modo più efficace, utilizzandolo solo quando si sono riportati tutti i concetti fondamentali negli appunti
- Ridurre il tempo di ripasso, grazie ad appunti già semplificati.
- Riduce La Flessibilità Dello Studio:
Quando si evidenzia direttamente sul libro, si rischia di fissare le informazioni così come appaiono in quel momento, senza lasciare spazio a una rielaborazione successiva. Se il testo è già pieno di evidenziature fatte d’impulso, diventa difficile modificare l’ordine di importanza delle informazioni e adattarle a una comprensione più matura.
Ad esempio, se stai studiando Socrate, potresti inizialmente evidenziare la sua celebre frase “So di non sapere”, pensando che sia il fulcro del suo pensiero. Tuttavia, approfondendo, potresti renderti conto che questa affermazione è solo il punto di partenza del suo metodo di insegnamento basato sul dialogo, in cui pone domande per spingere le persone a ragionare da sole e a mettere in discussione le proprie convinzioni. Se hai già evidenziato tutto sul libro basandoti sulla prima impressione, potresti dare troppa importanza a un singolo concetto senza cogliere il quadro generale.
Usare invece quaderni o schemi separati ti permette di riorganizzare le informazioni con più libertà, adattandole a ciò che hai realmente compreso e ritenuto essenziale. In questo modo, il materiale di studio rimane sempre chiaro e funzionale al ripasso, evitando di fissarsi su dettagli isolati senza una visione d’insieme.

- Rende Più Difficile La Rivendita Del Libro
I libri scolastici possono essere rivenduti a fine anno, ma un testo pieno di evidenziature, appunti e segni troppo marcati rendono difficile la lettura del testo, riducendo il valore e rendendo più difficile venderli.
Come usare gli evidenziatori per uno studio più efficace
Se il desiderio è quello di rendere lo studio più visivo e coinvolgente, ci sono metodi alternativi per esprimere la propria creatività senza limitazioni.
Un ottimo metodo potrebbe essere quello di utilizzare Schemi e mappe concettuali. Nel nostro articolo dedicato a questo metodo di studio, abbiamo evidenziato gli aspetti fondamentali per la loro realizzazione: attraverso l’uso di parole chiave e connessioni logiche, gli studenti possono sintetizzare concetti complessi in un formato più accessibile e facile da ricordare grazie all’impiego di colori, simboli e immagini, migliorando la comprensione e facilitando il recupero delle informazioni durante lo studio e le verifiche.
Dare libero sfogo alla creatività è importante, ma deve essere fatto nel posto giusto. Usare strumenti come quaderni, schemi e post-it consente di rendere lo studio più stimolante senza compromettere l’organizzazione e la chiarezza delle informazioni.
Vediamo alcuni consigli su come utilizzare gli evidenziatori in modo più efficace:
Quanti colori usare? Il principio della semplicità
Uno degli errori più comuni è usare troppi colori, creando confusione invece di chiarezza. Per evitare il cosiddetto “effetto arcobaleno”, è utile applicare il metodo 3+1:
- Tre colori principali per evidenziare le informazioni fondamentali.
- Un colore aggiuntivo per eccezioni o dettagli particolari.
Ad esempio, una suddivisione efficace potrebbe essere:
- Giallo per concetti chiave o definizioni.
- Blu per esempi e spiegazioni.
- Rosso per date o informazioni da memorizzare assolutamente.
- Verde per collegamenti con altri argomenti o approfondimenti.
Il metodo “uno sguardo = un concetto”
Un buon sistema di evidenziazione dovrebbe permettere di riconoscere le informazioni fondamentali a colpo d’occhio. Questo significa:
- Evidenziare solo il necessario, senza esagerare.
- Evitare di evidenziare intere frasi, preferendo parole chiave.
- Mantenere una coerenza nei colori per facilitare il riconoscimento immediato delle informazioni.
Se un concetto necessita di troppi colori per essere compreso, probabilmente è stato sintetizzato male. In questo caso, potrebbe essere più utile riscrivere un riassunto o creare uno schema piuttosto che aggiungere ulteriori evidenziazioni.
Esempio Pratico Nell’Uso degli Evidenziatori
Non tutte le materie si studiano allo stesso modo, e l’uso degli evidenziatori deve adattarsi alle caratteristiche di ciascuna disciplina. Le materie umanistiche e scientifiche richiedono approcci diversi, sia nella scelta dei colori che nel modo in cui vengono evidenziati i concetti.
Come evidenziare nelle materie umanistiche: Storia
Le materie come storia, filosofia e letteratura sono spesso caratterizzate da lunghi testi e concetti astratti. L’obiettivo principale è individuare le idee chiave e le relazioni tra eventi e concetti.
Vediamo un esempio pratico:

In questa pagina di appunti sulla Rivoluzione Francese vediamo come sia stato utilizzato un preciso schema colore:
- GIALLO: per evidenziare i concetti chiave;
- BLU: per il nome di nomi di istituzioni, personaggi storici e autori;
- ROSSO: per date ed avvenimenti importanti;
- VERDE: per collegamenti e approfondimenti
Come evidenziare nelle materie scientifiche: Biologia
Le materie come matematica, fisica, biologia e chimica si basano su formule, regole e procedure logiche. Qui è importante organizzare le informazioni in modo schematico, facilitando il riconoscimento immediato delle parti più importanti.
Ecco un esempio:

In questa pagina di appunti sulla Rivoluzione Francese vediamo come sia stato utilizzato un preciso schema colore:
- GIALLO: per concetti chiave e definizioni importanti.
- BLU: per termini scientifici e nomi di strutture biologiche.
- ROSSO: per processi critici, cause ed effetti.
- VERDE: per esempi pratici e applicazioni.
Adattare l’uso degli evidenziatori alla materia che si sta studiando permette di ottimizzare il ripasso e migliorare la memorizzazione. Che si tratti di materie umanistiche o scientifiche, l’importante è mantenere coerenza nei colori e privilegiare un approccio attivo, combinando evidenziazione, schemi e rielaborazione personale. Sperimentare diverse strategie aiuterà a trovare il metodo più efficace per ogni tipo di argomento.
Conclusioni
L’evidenziazione è un ottimo strumento se usato correttamente, ma non deve diventare l’unico metodo di studio. Ridurre il numero di colori e utilizzarli in modo strategico permette di rendere lo studio più efficace, senza cadere nell’illusione di imparare solo grazie ai colori.
Gli evidenziatori possono essere un valido strumento per migliorare lo studio, ma solo se utilizzati con metodo e consapevolezza. Troppi studenti cadono nell’errore di abusarne, trasformando le loro pagine in un arcobaleno disordinato che, invece di aiutare, rende più difficile distinguere le informazioni davvero importanti.
In questo articolo abbiamo visto come:
- Applicare il color coding in modo efficace, limitando il numero di colori e assegnando a ciascuno un significato preciso.
- Evitare di evidenziare direttamente sui libri, preferendo appunti personali, post-it e schemi per rielaborare meglio le informazioni.
- Sfruttare la creatività in modo utile, senza cadere nell’illusione che evidenziare equivalga a comprendere.
- Limitare l’uso dei colori per evitare sovraccarico cognitivo e migliorare il ripasso.
L’obiettivo non è eliminare gli evidenziatori, ma imparare a usarli nel modo giusto: pochi colori, scelte strategiche e uno studio più attivo e consapevole. Prova a sperimentare queste tecniche e scopri quale combinazione funziona meglio per te.
Alla fine, il miglior metodo di studio è quello che ti permette di memorizzare e comprendere davvero, non solo quello che rende i tuoi appunti più belli da vedere.